Passo San Pellegrino
IL PASSO DI MOENA
CENNI STORICI
Il Passo San Pellegrino, per sua caratteristica, è un passo aperto e non particolarmente difficile da transitare anche in tempi antichi.
Acquista importanza a seguito dell’inizio delle crociate, come via più rapida e sicura di collegamento tra il cuore della Germania e Venezia, città di imbarco per la Terra Santa.
IL PRIMO ALBERGO DEL PASSO SAN PELLEGRINO
Nel 1358 alcuni Moenesi istituirono un lascito per edificare un ospizio, che venne realizzato appena valicato l’allora passo di Aloch. L’ospizio divenne presto albergo sicuro, durante tutto l’anno, per tutti coloro che transitavano per quella via di montagna.
I secoli da allora trascorsero tranquilli, salvo sporadiche questioni per lo sfruttamento dei prati con i vicini veneti. L’opera dell’uomo creava con pazienza e tenacia un manto erboso adatto al pascolo e un paesaggio montano di rara bellezza e serenità.
Le origini del nome
Per secoli l’ospizio venne condotto dai frati pellegrini, e da essi il valico prese il nome di "Passo San Pellegrino". In principio la localizzazione dell’ospizio non era quella di oggi ma risiedeva sul lato opposto della strada (di fronte alla chiesetta). Venne distrutto all’inizio della prima guerra mondiale e quindi riedificato nella collocazione e architettura attuali.
All’inizio del secolo scorso fecero la loro comparsa al passo i primi turisti. Ma è solo dopo gli eventi bellici della prima guerra mondiale, grazie al lavoro di recupero fatto dall’associazione "Sul fronte dei ricordi", che si può parlare di una vera riscoperta del passo.
Lo sviluppo turistico
Venne costruito in quell’epoca, dall’allora proprietario del rifugio Monzoni, il primo skilift, realizzato con piloni di sostegno in legno.
A partire dagli anni ’60, grazie alla maggior mobilità del trasporto privato, si ha un continuo sviluppo delle attività turistiche e una costante crescita della qualità di tutti i servizi offerti, arrivando a diventare una zona molto amata per le sue piste e i suoi servizi.
Oggi il Passo San Pellegrino è meta di molti turisti, sia in estate che in inverno. L’ospizio è ormai dismesso come luogo di ospitalità, ma rimane comunque un punto di incontro per esposizioni culturali.